venerdì 18 marzo 2016

Libri per una anno 4: La lunga vita di Marianna Ucrìa


Non ascolto nulla perché mi scoccia collegare i cavi. E va bene, perché così, nel silenzio della notte, sono un po' come la protagonista del libro che ho appena finito di leggere: sorda.
Di questo libro ho amato le ambientazioni, il sogno di una Sicilia gloriosa e regale, anche se immersa nell'ignoranza, nel pregiudizio, nell'ipocrisia...e nella sporcizia. Lo splendore e lo sfarzo delle ville, delle terre di Marianna, del cibo, dei vestiti, in contrapposizione alla sua incapacità di goderne come chiunque altro fa intorno a lei: come se tutto fosse dovuto, scontato, banale. Invece Marianna, con i sensi dimezzati, vive nella contemplazione, soprattutto di sé stessa, e matura e cresce e diventa una donna molto più completa di quanto non sia la gente intorno a lei. Nonostante il suo compito sia solo "figliare e far maritare le figlie perché figlino e maritino le loro figlie", in un continuo inseguimento del titolo e delle proprietà, Marianna fa il suo dovere, sì, perché non può sottrarsi, ma alla fine, quando null'altro si può pretendere da lei, eccola fiorire e diventare una donna "moderna", libera. Vive una nuova giovinezza.
Non tutto mi è piaciuto però, infatti avrei voluto conoscere ancora di più Marianna, avrei sperato in un finale più definitivo, sognavo un riscatto ancora più evidente per tutto ciò che ha subito e speravo in un maggiore approfondimento del rapporto tra lei e i figli. E poi il libro, poiché ripercorre quasi 50 anni di vita della protagonista, è frammentario: praticamente da un capitolo all'altro (e ogni capitolo è inferiore alle dieci pagine) c'è un salto temporale di anni ed anni cosicché per le prime nuove righe si è sempre un po' spaesati riguardo tempo, luogo e personaggi. In ogni caso mi rendo conto che tutto questo non fa che evidenziare ancora di più i mutamenti nel carattere e nel pensiero di Marianna. Non mi ha molto convinto, poi, quel tocco di "soprannaturale" che è il "potere" segreto di Marianna, ma al momento della sconvolgente rivelazione della causa del suo mutismo, ho pensato che potevo sicuramente passarci sopra! 
Il voto è 7,5/10, in gran parte dovuto alla trasognata e bucolica quanto spregevole Sicilia dell'inizio Settecento, alla narrazione in sé e...a quel colpo di scena.
PS: So che esiste il film, che ovviamente mi rifiuto di guardare! Nessun film è paragonabile al libro, neppure Il buio oltre la siepe, che ho visto recentemente e il cui film ho amato alla follia.

sabato 27 febbraio 2016

Questo febbraio

Ascolto Gianna Nannini.
Le cose non vanno mai come vorrei e sembra che da quando ci siamo lasciati non me ne vada giusta una. Ma no, in fondo anche nei momenti più brutti mi rendo conto che non è davvero così, che in fondo sono davvero fortunata, eppure...ogni tanto mi scoraggio anch'io. Nonostante i giorni di reclusione nel monolocale di Emilia, la collega conosciuta su Facebook e con cui studio, non sono riuscita a prenotare l'esame di microbiologia, neppure andando di persona di segreteria in segreteria. Ancora non ci posso credere, ma quanto sono sfigata??? Certo, ero piuttosto insicura, ma poi ho visto le domande che facevano e ho capito che forse ce l'avrei fatta, se solo quello schifo di portale online mi avesse fatto prenotare. E invece no: la nostra strategia di prenotarci per ultime, nella speranza che la nostra interrogazione slittasse dal giovedì al lunedì, mi si è ritorta contro e solo a mezzanotte e un minuto, per puro caso, quando erano scadute le iscrizioni (da un minuto, appunto), mi sono accorta che la mia prenotazione non risultava. Che cretina. CHE CRETINA. Era la cosa più ovvia che sarebbe potuta succedere: non riuscire a prenotarmi in tempo! Ma nella speranza dello slittamento, ho rischiato lo stesso. Assistendo agli esami degli altri, ho visto che le domande erano facili e forse avrei potuto superare l'esame. D'altronde mi bastava un 18: io voglio solo laurearmi, non inseguo i votoni!
Il giorno dell'esame ho rivisto un mio vecchio collega...adesso siamo colleghi di nuovo. E...è davvero carino ed è stato carino chiacchierare con lui, probabilmente avevo le pupille dilatatissime! Succede quando sei accanto a una persona che ti piace. Non sono riuscita a scoprire se è ancora fidanzato...ma poi mi dico che è inutile: non ho intenzione di frequentare le lezioni, quindi non lo rivedrò, devo per forza studiare: adesso le materie sono tre, dato che ho intenzione di fare come se non fosse successo niente e avessi già dato microbiologia. Non incontrerò un altro essere vivente interessante fino ad ottobre prossimo, quando inizierò le lezioni del quarto anno, e spero di essere al pari con le materie per allora, per avere il tempo di frequentare. Quindi semplicemente non mi fisso con nessun ragazzo, non ho il tempo.
Invece Emilia riesca ad avere uno scopamico, che più che farla sfogare le incasina la vita e mi causa ore interminabili di chiacchiere. Quelle me le risparmierei davvero. Ormai stiamo diventando amiche, viviamo insieme tutta la settimana tranne il weekend, in cui lei esce e mantiene una vita sociale, io studio micro, che lei ha superato. È a posto, ma è davvero logorroica. E non sa tenere a bada i suoi.
Il fatto è che il suo monolocale è troppo vicino ai suoi genitori, che vengono ogni giorno con ogni scusa e ci distraggono con le loro chiacchiere. L'altroieri suo padre ci ha portato dei pappagallini...una giornata a dir poco raccapricciante! Abbiamo passato tutta la mattina a sorvegliare uno dei due, che era più morto che vivo: ha cominciato a vomitare e a sporcare ovunque tutto intorno alla gabbietta; noi ovviamente sconvolte, non volevamo farci contagiare chissà quale orrenda malattia, ma in un monolocale non c'è molto spazio e non sapevamo come stare lontano da quella specie di untore che suo padre ci aveva scaricato. Quando finalmente è venuto a riprenderseli, ci hanno portato il cane, Callie...quel cane mi odia: passa il tempo ad abbaiarmi e a tentare di mordermi. Io non ho per niente paura dei cani, ma è fastidioso cercare di non farsi sfondare i timpani e allo stesso tempo stare lontano da quei dentini malefici! Verso ora di cena, dopo una giornata di studio totalmente persa, finalmente il cane si calma, e mentre cuciniamo, che pensa di fare quella specie di topo obeso? Vomita, vomita sul tappeto, davanti al mio letto, eccheppalle!!! Sto seriamente pensando di rinunciare all'idea del covo-studio e ricominciare a studiare su skype: almeno sono a casa, non devo cucinare e nessuna bestiola attenta alla mia vita. L'alternativa è parlare chiaro ad Emilia e spiegarle che studiavamo più da lontane che insieme. Ma non so proprie che parole usare! Vedremo. 
Oggi intanto ho preso una giornata libera...d'altronde non avendo nessuno con cui uscire il venerdì e sabato sera, non posso sentirmi in colpa se faccio le maratone di Downton abbey. Inutile dire che essendo sbattuta tutta la settimana tra una casa e l'altra, ho accantonato il workout. Spero di riuscire a prendere l'abitudine di andare almeno a correre un giorno sì e uno no con Emilia o con mia sorella, a seconda di dove mi trovo. A singhiozzo, sto leggendo La lunga vita di Marianna Ucrìa e Come Dio comanda, ma...l'unica cosa che vorrei è seppellirmi nel piumone e rileggere Harry Potter. 
Resisto, per ora.

mercoledì 17 febbraio 2016

Muoviamo le chiappette!

Da qualche mese ho cominciato a muovermi di più.


Non sono mai stata una sportiva e da piccola abbandonavo dopo poco tutto quello che cominciavo (danza, pallavolo, palestra…anche pianoforte), ma già da un po' ho scoperto su Facebook un gruppo che si chiama Workout Group in cui più di 24000 persone condividono le loro esperienze di dimagrimento/tonificazione o semplicemente la loro routine di allenamento. La cosa più bella è che lì trovi tutto ciò che ti serve per creare il tuo programma di allenamento ideale da seguire anche (e soprattutto) a casa, senza doverti iscrivere in palestra e tutto lo sbattimento che ne consegue. Io questo gruppo l'ho vissuto sempre un po' da dietro le tende, perché non mi piace mettermi in mostra e pubblicare le mie foto o condividere la mia esperienza, ma molti sono diventati amici, fanno le sfide insieme e si supportano a vicenda ed è molto bello. Davvero, se vuoi rimetterti in forma e capiti in questo gruppo non hai più scuse!
La prima volta che sono entrata, mi sono attrezzata con pesi da 1 kg (eh sì, sono una pappamolla), tappetino, reggiseno sportivo per una spesa totale di 20 euro e via: ho iniziato a seguire il 30 days shred (un programma di allenamento). La cosa che mi aveva convinta ovviamente era che prometteva miracoli in un solo mese, e sicuramente è vero, ma fin da subito non mi è piaciuto molto, perciò ho cambiato e mi sono data al Body revolution. Quest'ultimo programma ha la durata di tre mesi, mi sono allenata costantemente per un po', ma poi ho iniziato ad essere meno costante durante le feste di Natale. Eppure i risultati si vedevano! Poi mia sorella qualche giorno fa è capitata per caso sull'account instagram di Kyla Itsines e…beh, se non ci andate non lo capirete! Questa ragazza ha creato un piano di allenamento chiamato Bikini Body Guide e sul suo account pubblica le foto delle vere e proprie trasformazioni di chi lo sta usando! Non si tratta solo di allenamento, ma anche di iniziare ad avere uno stile di vita sano e se volete capire meglio di cosa si tratta vi consiglio di dare un'occhiata qui: https://www.youtube.com/playlist?list=PLjj2wo1YmOHs707minWM5ZREp8pwCjBk2 dove una ragazza ne parla molto approfonditamente. Ovviamente ci siamo fatte convincere e ieri l'abbiamo cominciato anche noi. Diciamo che oggi mi fanno male muscoli di cui non conoscevo l'esistenza o l'esatta ubicazione, ma sono sicura che varrà la pena continuare! Abbiamo iniziato a seguire anche il suo programma di alimentazione e…per me è impossibile mangiare tutte quelle cose, c'è davvero da scoppiare, ma so che serve per nutrire i muscoli e con l'allenamento che farò ne avrò bisogno!

Spero di continuare a seguire questo programma perché mi sembra fatto davvero bene. Le buone intenzioni ci sono, ma ho in progetto di spostarmi da casa per lo studio, quindi non so se potrò continuarlo. Staremo a vedere!

mercoledì 10 febbraio 2016

Libri per una anno 3: Una lunga estate crudele


Così, in un sabato sera freddo e piovoso in cui non mi sarei scollata dal piumone nemmeno in caso d incendio o terremoto, ho finito anche questo romanzo.
Sinceramente non ci sono proprio paragoni con Le ossa della principessa, dove la storia non mi ha preso per niente; finalmente questo nuovo giallo, ambientato in un teatro, mi ha incuriosita e ho anche indovinato una parte della verità! Se dobbiamo essere puntigliosi, avrei tolto un paio di personaggi di contorno, ma va benissimo lo stesso. Ah e poi la nonnina? Evidentemente nei primi due libri non era messa in conto, ho capito solo che prima stava con una badante, perciò non era inclusa nel prezzo. Sicuramente mi ha colpito il finale, che per la prima volta non è raccontato da Alice, e che lascia tutti i personaggi all'oscuro di parte della verità, ma non noi lettori.
Ovviamente non potrei essere più soddisfatta della piega presa dalla situazione sentimentale di Alice e mi rivedo in lei nei pensieri riguardo Sergio…spesso mi sono resa conto che sarebbe stato tutto più semplice ricambiare il pretendente "bravo ragazzo" di turno, ma le cose semplici non ci piacciono, no, dobbiamo sempre incasinarci la vita con tutti i Claudio stronzi e bastardi che incontriamo e io, in particolare, sembro avere un certo tropismo verso le persone mentalmente instabili; ma questa è un'altra storia, che non verrà raccontata mai (per vostra fortuna). Insomma, Alice in questo romanzo si è data molto da fare (in tutti i sensi eheh!) e certe scene ci hanno dato molta soddisfazione, le aspettavamo da tanto! Ma le desideravamo come si desidera una cosa che sappiamo essere sbagliata e mi sono rispecchiata in lei per certe scelte e certi rimorsi…e per le sue prese di coscienza. Ma noi siamo così, dobbiamo sbatterci la testa, altrimenti non siamo soddisfatte.

Consigliato? Assolutamente sì, voto: 8. Ovviamente aspetto con ansia il prossimo romanzo, perché di certo le avventure di "Elis" non sono finite qui e sono anche molto orgogliosa dell'autrice, veramente, brava Alessia!

mercoledì 3 febbraio 2016

Libri per un anno 2: Le ossa della principessa



Fuori nevica e io, ormai senza sensibilità alle dita, scrivo.
Ho praticamente divorato Le ossa della principessa di Alessia Gazzola. Ho impiegato quattro giorni ed è già il secondo libro di gennaio, poco male.
Alice è un personaggio adorabile, il suo carattere è ampiamente sfaccettato e mentre leggo la immagino tale e quale all'autrice (che però è stanca di sentirsi chiedere quanto abbia messo di se stessa in Alice).
Per quanto riguarda il nuovo giallo di questo romanzo, devo dire che non mi ha particolarmente entusiasmata: la trama è articolata (forse troppo: avrei tolto qualche personaggio e qualche scena inutile), mentre la conclusione delle indagini è deludente. Ciò che mi cattura di più della serie è proprio la protagonista, il suo carattere e le sue vicende private (e non perché anche io studio medicina): in questo capitolo, la scena nel bagno mi ha fatto ridere di gusto e non la dimenticherò facilmente, è quella che ho sentito di più! Speravo che la storia centrale, così come i problemi di cuore di Alice, si concludessero in modo meno banale, ma sono sicura che tutto verrà approfondito nei prossimi volumi e che nulla verrà lasciato in sospeso.
I romanzi della Gazzola mi piacciono e non vedo l'ora di leggere Una lunga estate crudele, ma in generale trovo delle forzature: tutti i cognomi che terminano con la I, troppe fra
si in inglese, la fortuna sfacciata e poco realistica di Alice nello scoprire sempre più dettagli degli intricati casi. E forse anche, ma questo non lo trovo stucchevole, il fatto che in ogni libro la costante siano i viaggi e le varie correlazioni con l'estero.
Ovviamente consigliato, voto: 7/10 e spero che il prossimo sarà ancora migliore!
PS: ovviamente tifo per Claudio!

mercoledì 27 gennaio 2016

Libri per un anno 1: Ellen Foster

Scrivo ascoltando This land is mine, di Dido.
Non avendo molto tempo per leggere, volevo un libro breve e, scegliendolo dalla copertina,  non ho sbagliato!


Immagine via Leggo e rileggo (il cane non era compreso nel prezzo, nel mio caso!)

Comincio dicendo che Ellen Foster mi è piaciuto: a fine giornata, anzi in ogni momento della giornata, non vedevo l'ora di riaprire il libro e leggere il seguito. Credo di averci impiegato tre giorni.
La narrazione è veramente accattivante, Kaye Gibbons (che conoscevo già grazie a L'amuleto della felicità) ti porta in un tempo non troppo definito, in una famiglia fuori dagli schemi, in una città senza nome in cui non puoi fare a meno di tornare. La protagonista ha 10 anni, ma credo che la voce narrante racconti la storia molto tempo dopo, da adulta. La lettura è piacevole e scorrevole, però l'intreccio non è particolarmente complesso, ed Ellen è troppo matura per la sua età. Magari è solo la traduzione in italiano a rendere il linguaggio e quindi il pensiero di Ellen troppo maturi per una bimbetta, chissà! Ho sorriso moltissimo, nonostante la vita della piccola sia un completo disastro e lei debba sopportare un'esistenza di solitudine e squallore; la vicenda è affrontata con schiettezza, senza mai una parola di resa o un momento di sconforto ed è impossibile non innamorarsi di Ellen e non sperare il meglio per lei!
Io mi auguro che dopo l'ultima pagina, Ellen sia cresciuta felicemente e abbia trovato la serenità che non ha mai avuto: sarà il tipo di donna che trova sempre la felicità e la forza solo in se stessa e che non si piangerà mai addosso, aspettando di essere salvata. Insomma, una lettura leggera ma non troppo: consigliato!
Voto: 7/10

mercoledì 20 gennaio 2016

So long...!

Esattamente tre anni fa non mi sarei mai aspettata questo epilogo: non era ciò che desideravo e non avrei mai creduto che invece me ne sarei innamorata. Eppure eccomi al terzo anno di medicina!
Gli ultimi anni sono stati davvero rocamboleschi: dopo mesi in cui seguivo le lezioni a medicina pur non essendo entrata, sperando nel miracolo dello scorrimento e non rivelando a nessuno che non ero una collega in senso stretto, finalmente la bella notizia, seguita da una pessima: ero fra gli eletti futuri medici, ma non nella mia città. Quindi ho vissuto due anni da fuori sede, ho fatto esperienze che non credevo possibili (neppure quando sognavo di studiare logopedia credevo veramente che sarei andata a vivere da sola, e invece!), conosciuto un mondo totalmente distante dal mio…e da qualche mese sono tornata a casuccia con mamma e papà. A un certo punto quella vita ha cominciato a starmi stretta, ho desiderato tornare, adesso sono tornata e mi manca tutto. Classico. Sono una mestruata. 
Ovviamente mi lascio alle spalle un fidanzato, con cui ho avuto una storia travolgente e con una fine tanto disastrosa quanto annunciata; lui è l'Ex per eccellenza, quello da raccontare ai nipotini (no, forse meglio di no), quello con cui non ho chiuso veramente mai, è come se avessimo un cordone ombelicale. Peraltro, dei miei vecchi colleghi/gentechecredevofosseamica, lui è l'unico che si è preoccupato per me in questi mesi di lontananza. E aveva proprio ragione sull'idea romantica e sbagliata che mi ero fatta di tutti gli altri. È che quando vivi da sola, o te la crei o te la crei, una sorta di "famiglia".
Adesso non posso più tornare indietro, ma questo è un bene, perché mi sto concentrando sulla cosa più importante di tutte, che invece fuori casa trascuravo: la dieta…HEM, lo studio. Un po' in ritardo, è toccato anche a me affrontare anatomia, che sto preparando con una collega che miracolosamente ho trovato su internet, con un disperatissimo annuncio " AAA CERCASI". Magari potessi trovare un fidanzato così! Siamo di due mondi diversi, lei così impegnata, sempre tra la gente, io così…sfigata, ma ci troviamo bene. Abitiamo lontane, perciò studiamo su skype, sia benedetto chi l'ha inventato! Le mie giornate sono fatte di: colazione, studio, pranzo, studio, cena, studio, letto. In effetti non avrei tempo per un fidanzato.
Ma quest'anno ho deciso che se mi resta anche solo un'ora libera al giorno, la dedicherò alla lettura, mia grande passione che, per forza di cose, ho messo un po' da parte. Seguo anche diverse serie tv (The walking dead, Scandal, How to get away with murder e Pretty little liars), che per fortuna sono state in pausa per un po' e che non mi hanno distratta dallo studio; adoro anche vedere film, tempo permettendo: sto anche preparando microbiologia! Un'altra cosa che  faccio è home fitness, un po' quando capita perché fa freddo e sono in simbiosi col pigiama.
E poi ho uno scatolone pieno di diari segreti, li scrivo da quando avevo 8 anni, per un bel po' c'è stata anche la moda del blog di messenger, poi ho aperto un altro paio di blog, compreso questo…ovviamente non è durata molto. Insomma, ho sempre scritto, ma adesso il mio ultimo diario ha poche pagine bianche rimaste, e, dato che non esco molto (leggasi "mai", sempre per la simbiosi col pigiama…e con l'Anastasi), ho pensato di riprendere a scrivere qui. D'altronde, anno nuovo…propositi vecchi!
 Di cosa parlerò? Dei fatti miei, di quello che capita, di cose che non interessano a nessuno.
Have fun!


Ah, l'unico proposito per quest'anno è smetterla di fare cose da sfigata, perché non lo sono per niente, sono una strafiga, io. Dentro e fuori, sissignori.