sabato 27 febbraio 2016

Questo febbraio

Ascolto Gianna Nannini.
Le cose non vanno mai come vorrei e sembra che da quando ci siamo lasciati non me ne vada giusta una. Ma no, in fondo anche nei momenti più brutti mi rendo conto che non è davvero così, che in fondo sono davvero fortunata, eppure...ogni tanto mi scoraggio anch'io. Nonostante i giorni di reclusione nel monolocale di Emilia, la collega conosciuta su Facebook e con cui studio, non sono riuscita a prenotare l'esame di microbiologia, neppure andando di persona di segreteria in segreteria. Ancora non ci posso credere, ma quanto sono sfigata??? Certo, ero piuttosto insicura, ma poi ho visto le domande che facevano e ho capito che forse ce l'avrei fatta, se solo quello schifo di portale online mi avesse fatto prenotare. E invece no: la nostra strategia di prenotarci per ultime, nella speranza che la nostra interrogazione slittasse dal giovedì al lunedì, mi si è ritorta contro e solo a mezzanotte e un minuto, per puro caso, quando erano scadute le iscrizioni (da un minuto, appunto), mi sono accorta che la mia prenotazione non risultava. Che cretina. CHE CRETINA. Era la cosa più ovvia che sarebbe potuta succedere: non riuscire a prenotarmi in tempo! Ma nella speranza dello slittamento, ho rischiato lo stesso. Assistendo agli esami degli altri, ho visto che le domande erano facili e forse avrei potuto superare l'esame. D'altronde mi bastava un 18: io voglio solo laurearmi, non inseguo i votoni!
Il giorno dell'esame ho rivisto un mio vecchio collega...adesso siamo colleghi di nuovo. E...è davvero carino ed è stato carino chiacchierare con lui, probabilmente avevo le pupille dilatatissime! Succede quando sei accanto a una persona che ti piace. Non sono riuscita a scoprire se è ancora fidanzato...ma poi mi dico che è inutile: non ho intenzione di frequentare le lezioni, quindi non lo rivedrò, devo per forza studiare: adesso le materie sono tre, dato che ho intenzione di fare come se non fosse successo niente e avessi già dato microbiologia. Non incontrerò un altro essere vivente interessante fino ad ottobre prossimo, quando inizierò le lezioni del quarto anno, e spero di essere al pari con le materie per allora, per avere il tempo di frequentare. Quindi semplicemente non mi fisso con nessun ragazzo, non ho il tempo.
Invece Emilia riesca ad avere uno scopamico, che più che farla sfogare le incasina la vita e mi causa ore interminabili di chiacchiere. Quelle me le risparmierei davvero. Ormai stiamo diventando amiche, viviamo insieme tutta la settimana tranne il weekend, in cui lei esce e mantiene una vita sociale, io studio micro, che lei ha superato. È a posto, ma è davvero logorroica. E non sa tenere a bada i suoi.
Il fatto è che il suo monolocale è troppo vicino ai suoi genitori, che vengono ogni giorno con ogni scusa e ci distraggono con le loro chiacchiere. L'altroieri suo padre ci ha portato dei pappagallini...una giornata a dir poco raccapricciante! Abbiamo passato tutta la mattina a sorvegliare uno dei due, che era più morto che vivo: ha cominciato a vomitare e a sporcare ovunque tutto intorno alla gabbietta; noi ovviamente sconvolte, non volevamo farci contagiare chissà quale orrenda malattia, ma in un monolocale non c'è molto spazio e non sapevamo come stare lontano da quella specie di untore che suo padre ci aveva scaricato. Quando finalmente è venuto a riprenderseli, ci hanno portato il cane, Callie...quel cane mi odia: passa il tempo ad abbaiarmi e a tentare di mordermi. Io non ho per niente paura dei cani, ma è fastidioso cercare di non farsi sfondare i timpani e allo stesso tempo stare lontano da quei dentini malefici! Verso ora di cena, dopo una giornata di studio totalmente persa, finalmente il cane si calma, e mentre cuciniamo, che pensa di fare quella specie di topo obeso? Vomita, vomita sul tappeto, davanti al mio letto, eccheppalle!!! Sto seriamente pensando di rinunciare all'idea del covo-studio e ricominciare a studiare su skype: almeno sono a casa, non devo cucinare e nessuna bestiola attenta alla mia vita. L'alternativa è parlare chiaro ad Emilia e spiegarle che studiavamo più da lontane che insieme. Ma non so proprie che parole usare! Vedremo. 
Oggi intanto ho preso una giornata libera...d'altronde non avendo nessuno con cui uscire il venerdì e sabato sera, non posso sentirmi in colpa se faccio le maratone di Downton abbey. Inutile dire che essendo sbattuta tutta la settimana tra una casa e l'altra, ho accantonato il workout. Spero di riuscire a prendere l'abitudine di andare almeno a correre un giorno sì e uno no con Emilia o con mia sorella, a seconda di dove mi trovo. A singhiozzo, sto leggendo La lunga vita di Marianna Ucrìa e Come Dio comanda, ma...l'unica cosa che vorrei è seppellirmi nel piumone e rileggere Harry Potter. 
Resisto, per ora.

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