mercoledì 10 febbraio 2016

Libri per una anno 3: Una lunga estate crudele


Così, in un sabato sera freddo e piovoso in cui non mi sarei scollata dal piumone nemmeno in caso d incendio o terremoto, ho finito anche questo romanzo.
Sinceramente non ci sono proprio paragoni con Le ossa della principessa, dove la storia non mi ha preso per niente; finalmente questo nuovo giallo, ambientato in un teatro, mi ha incuriosita e ho anche indovinato una parte della verità! Se dobbiamo essere puntigliosi, avrei tolto un paio di personaggi di contorno, ma va benissimo lo stesso. Ah e poi la nonnina? Evidentemente nei primi due libri non era messa in conto, ho capito solo che prima stava con una badante, perciò non era inclusa nel prezzo. Sicuramente mi ha colpito il finale, che per la prima volta non è raccontato da Alice, e che lascia tutti i personaggi all'oscuro di parte della verità, ma non noi lettori.
Ovviamente non potrei essere più soddisfatta della piega presa dalla situazione sentimentale di Alice e mi rivedo in lei nei pensieri riguardo Sergio…spesso mi sono resa conto che sarebbe stato tutto più semplice ricambiare il pretendente "bravo ragazzo" di turno, ma le cose semplici non ci piacciono, no, dobbiamo sempre incasinarci la vita con tutti i Claudio stronzi e bastardi che incontriamo e io, in particolare, sembro avere un certo tropismo verso le persone mentalmente instabili; ma questa è un'altra storia, che non verrà raccontata mai (per vostra fortuna). Insomma, Alice in questo romanzo si è data molto da fare (in tutti i sensi eheh!) e certe scene ci hanno dato molta soddisfazione, le aspettavamo da tanto! Ma le desideravamo come si desidera una cosa che sappiamo essere sbagliata e mi sono rispecchiata in lei per certe scelte e certi rimorsi…e per le sue prese di coscienza. Ma noi siamo così, dobbiamo sbatterci la testa, altrimenti non siamo soddisfatte.

Consigliato? Assolutamente sì, voto: 8. Ovviamente aspetto con ansia il prossimo romanzo, perché di certo le avventure di "Elis" non sono finite qui e sono anche molto orgogliosa dell'autrice, veramente, brava Alessia!

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