mercoledì 27 gennaio 2016

Libri per un anno 1: Ellen Foster

Scrivo ascoltando This land is mine, di Dido.
Non avendo molto tempo per leggere, volevo un libro breve e, scegliendolo dalla copertina,  non ho sbagliato!


Immagine via Leggo e rileggo (il cane non era compreso nel prezzo, nel mio caso!)

Comincio dicendo che Ellen Foster mi è piaciuto: a fine giornata, anzi in ogni momento della giornata, non vedevo l'ora di riaprire il libro e leggere il seguito. Credo di averci impiegato tre giorni.
La narrazione è veramente accattivante, Kaye Gibbons (che conoscevo già grazie a L'amuleto della felicità) ti porta in un tempo non troppo definito, in una famiglia fuori dagli schemi, in una città senza nome in cui non puoi fare a meno di tornare. La protagonista ha 10 anni, ma credo che la voce narrante racconti la storia molto tempo dopo, da adulta. La lettura è piacevole e scorrevole, però l'intreccio non è particolarmente complesso, ed Ellen è troppo matura per la sua età. Magari è solo la traduzione in italiano a rendere il linguaggio e quindi il pensiero di Ellen troppo maturi per una bimbetta, chissà! Ho sorriso moltissimo, nonostante la vita della piccola sia un completo disastro e lei debba sopportare un'esistenza di solitudine e squallore; la vicenda è affrontata con schiettezza, senza mai una parola di resa o un momento di sconforto ed è impossibile non innamorarsi di Ellen e non sperare il meglio per lei!
Io mi auguro che dopo l'ultima pagina, Ellen sia cresciuta felicemente e abbia trovato la serenità che non ha mai avuto: sarà il tipo di donna che trova sempre la felicità e la forza solo in se stessa e che non si piangerà mai addosso, aspettando di essere salvata. Insomma, una lettura leggera ma non troppo: consigliato!
Voto: 7/10

mercoledì 20 gennaio 2016

So long...!

Esattamente tre anni fa non mi sarei mai aspettata questo epilogo: non era ciò che desideravo e non avrei mai creduto che invece me ne sarei innamorata. Eppure eccomi al terzo anno di medicina!
Gli ultimi anni sono stati davvero rocamboleschi: dopo mesi in cui seguivo le lezioni a medicina pur non essendo entrata, sperando nel miracolo dello scorrimento e non rivelando a nessuno che non ero una collega in senso stretto, finalmente la bella notizia, seguita da una pessima: ero fra gli eletti futuri medici, ma non nella mia città. Quindi ho vissuto due anni da fuori sede, ho fatto esperienze che non credevo possibili (neppure quando sognavo di studiare logopedia credevo veramente che sarei andata a vivere da sola, e invece!), conosciuto un mondo totalmente distante dal mio…e da qualche mese sono tornata a casuccia con mamma e papà. A un certo punto quella vita ha cominciato a starmi stretta, ho desiderato tornare, adesso sono tornata e mi manca tutto. Classico. Sono una mestruata. 
Ovviamente mi lascio alle spalle un fidanzato, con cui ho avuto una storia travolgente e con una fine tanto disastrosa quanto annunciata; lui è l'Ex per eccellenza, quello da raccontare ai nipotini (no, forse meglio di no), quello con cui non ho chiuso veramente mai, è come se avessimo un cordone ombelicale. Peraltro, dei miei vecchi colleghi/gentechecredevofosseamica, lui è l'unico che si è preoccupato per me in questi mesi di lontananza. E aveva proprio ragione sull'idea romantica e sbagliata che mi ero fatta di tutti gli altri. È che quando vivi da sola, o te la crei o te la crei, una sorta di "famiglia".
Adesso non posso più tornare indietro, ma questo è un bene, perché mi sto concentrando sulla cosa più importante di tutte, che invece fuori casa trascuravo: la dieta…HEM, lo studio. Un po' in ritardo, è toccato anche a me affrontare anatomia, che sto preparando con una collega che miracolosamente ho trovato su internet, con un disperatissimo annuncio " AAA CERCASI". Magari potessi trovare un fidanzato così! Siamo di due mondi diversi, lei così impegnata, sempre tra la gente, io così…sfigata, ma ci troviamo bene. Abitiamo lontane, perciò studiamo su skype, sia benedetto chi l'ha inventato! Le mie giornate sono fatte di: colazione, studio, pranzo, studio, cena, studio, letto. In effetti non avrei tempo per un fidanzato.
Ma quest'anno ho deciso che se mi resta anche solo un'ora libera al giorno, la dedicherò alla lettura, mia grande passione che, per forza di cose, ho messo un po' da parte. Seguo anche diverse serie tv (The walking dead, Scandal, How to get away with murder e Pretty little liars), che per fortuna sono state in pausa per un po' e che non mi hanno distratta dallo studio; adoro anche vedere film, tempo permettendo: sto anche preparando microbiologia! Un'altra cosa che  faccio è home fitness, un po' quando capita perché fa freddo e sono in simbiosi col pigiama.
E poi ho uno scatolone pieno di diari segreti, li scrivo da quando avevo 8 anni, per un bel po' c'è stata anche la moda del blog di messenger, poi ho aperto un altro paio di blog, compreso questo…ovviamente non è durata molto. Insomma, ho sempre scritto, ma adesso il mio ultimo diario ha poche pagine bianche rimaste, e, dato che non esco molto (leggasi "mai", sempre per la simbiosi col pigiama…e con l'Anastasi), ho pensato di riprendere a scrivere qui. D'altronde, anno nuovo…propositi vecchi!
 Di cosa parlerò? Dei fatti miei, di quello che capita, di cose che non interessano a nessuno.
Have fun!


Ah, l'unico proposito per quest'anno è smetterla di fare cose da sfigata, perché non lo sono per niente, sono una strafiga, io. Dentro e fuori, sissignori.